11/6/25
L’estate di Monte Rosa 91 si arricchisce di una rassegna letteraria pensata da Parco della Luce e da Ubik in collaborazione con ECooking.
Durante gli appuntamenti di Estate in Libri - Aperitivi d’autore in giardino sarà possibile assistere a un ciclo di presentazioni nella nostra bellissima piazza interna sorseggiando un aperitivo e aspettando il tramonto.
Per un’ora concedetevi di stare lontani dalla confusione della città, a un passo dalla nostra collina e dal fresco del nostro piccolo bosco metropolitano.
Saranno ospiti degli aperitivi d’autore
19 giugno ore 18.30 Matteo Bussola - Il talento della rondine
3 luglio ore 18.30 IOSNO - Vivere mindfulness
10 luglio ore 18.30 Barbara Baraldi - Gli omicidi dei tarocchi
16 luglio ore 18.30 Marco Malvaldi - Piomba libera tutti
17 luglio ore 18.30 Claudia Valeriani - Niente di serio, ma vediamo
L’estate inizia al meglio a Monte Rosa 91.
Vi aspettiamo.
23/5/25
La stagione “Verde Brillante” di Monte Rosa 91 si conclude con un intenso omaggio alla natura e alla sua inesauribile bellezza. Milano Classica, orchestra residente dell'iconico edificio progettato da Renzo Piano, eseguirà la Sinfonia n. 6 "Pastorale" di Ludwig van Beethoven, capolavoro senza tempo che celebra il dialogo armonioso tra l’uomo e il mondo naturale.
Un concerto che incarna perfettamente lo spirito di Parco della Luce, dove arte, architettura e natura si fondono in un’esperienza unica e coinvolgente.
La "Pastorale", con le sue immagini sonore di paesaggi, tempeste e quiete, sarà il suggello ideale per un percorso che ha saputo "coltivare" creatività, riflessione e meraviglia.
Non un semplice addio, ma un arrivederci luminoso, che risuonerà a lungo nel cuore del giardino di Monte Rosa 91, specchio perfetto dell'armonia tra l'umano e il naturale.
11/4/25
Giacomo Papi e Stefano Nazzi raccontano le imprese di serial killer, rivoluzionari, mafiosi, attori, cantanti, di futuri presidenti e dei loro assassini, le vittime di Auschwitz e di quelle dei Gulag. È una parata di facce e di storie in cui crimine, politica, arte e moda si mischiano: Jeffrey Dahmer e Stalin Vallanzasca e Pertini, Capone e Jane Fonda, Bill Gates, Janis Joplin, il Mostro di Düsseldorf, Martin Luther King e Frank Sinatra.
Il modo in cui un’epoca mette in scena il crimine raccontale sue paure profonde e la sua concezione del male. Nel 1848, nove anni dopo l’invenzione di Daguerre, la polizia di Birmingham fotografò un ladro e una prostituta. Da allora non c’è stato evento storico che non sia rimastoimpigliato nella fotografia giudiziaria.
La funzione segnaletica tramonta negli anni Novanta per riemergere, in forma di selfie, ad Abu Ghraib, in Iraq, ed esplodere, più autocelebrativa e inquietante che mai, nella foto scelta da Donald Trump per il suo secondo mandato alla Casa Bianca.
Giacomo Papi è scrittore, tra i suoi libri Il censimento deiradical chic e La piscina (Feltrinelli), e autore televisivo per Che tempo che fa. Dal 2017 al 2020 ha diretto la scuola di scrittura Belleville di Milano e dal 2021 è direttore del Laboratorio di Fondazione Mondadori e consigliere d'amministrazione della Fondazione Mondadori.
Stefano Nazzi è giornalista, nel corso della sua carriera si è occupato di tante storie che nel tempo ci sono diventate familiari. Storie di cronaca, di cronaca nera, di cronaca giudiziaria. È l’autore del podcast di grande successo Indagini.
Domenica 18 maggio, ore 18
Auditorium
Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria
11/4/25
Come un’ode in musica all’Italia del ‘900, questo concerto evoca le meraviglie della natura e le emozioni del paesaggio attraverso la maestria di alcuni tra i più grandi compositori italiani. Da Nino Rota, con l’eleganza del suo quartetto per archi e l’intensità del suo concerto per archi, al lirismo senza tempo di Ottorino Respighi in Il Tramonto, dove poesia e voce si fondono in un racconto struggente. Le delicate atmosfere di Giacomo Puccinicon Crisantemi e l’intima bellezza delle Tre Canzoni di Ildebrando Pizzetti completano un programma che celebra le infinite sfumature dell’anima italiana.
11/4/25
TEATRO ALKAEST
CENA D’ARTISTA – spettacolo con cena
Quando s’incontrano misericordia e libertà
Con Lorena Nocera, Marco Pepe, Giovanni Battista Storti.
Adattamento e regia Giovanni Battista Storti
Maestro di Cerimonia Marzia Loriga
In collaborazione con ECooking che preparerà un menu speciale ispirandosi a Babette.
Durata 60 minuti
Costo: 30 euro(spettacolo + cena) – 25 euro early bird e under 35
È questo uno spettacolo molto speciale, unico nel suo genere, che coniuga teatro e cucina.
Gli spettatori sono invitati a sedersi intorno ad un grande tavolo in compagnia degli attori per vivere l’esperienza originale di un piccolo ma intenso poema gastronomico. Quindi ha inizio lo spettacolo, scandito da semplici azioni rituali, mentre sulla mensa vengono deposti alcuni oggetti dalla forte valenza simbolica.
Occasione della inconsueta situazione teatrale è la narrazione tratta dal racconto Il pranzo di Babette della scrittrice danese Karen Blixen (da cui fu tratto il film omonimo vincitore nel1987 dell’Oscar come miglior film straniero). Così come nel racconto, l’esperienza conviviale si trasforma in una sorta di esperienza liberatoria.
Per Babette il pranzo è un dono, sicuramente un mezzo espressivo che le consente di creare un’altra realtà, in cui spirito e carne condividono lo stesso cibo, gli opposti si attraggono e gli estremi si toccano. Lo spettacolo è una celebrazione immersiva della convivialità.
Il Teatro Alkaest, nato nel 1984 dalla straordinaria esperienza del gruppo di attori italiani che hanno fatto parte del Teatr Cricot 2 di Tadeusz Kantor, affianca alla ricerca di nuove forme drammaturgiche di comunità anche un’intensa attività in ambito socio-culturale e un originale percorso nella direzione del teatro.
20/3/25
East SideStory G. Enescu Ciocarlia (The Lark) Bartok Danze Rumene versione per vl e archi
Antonin Dvoràk Serenata per archi in mi maggiore, op. 22
Un viaggio musicale che esplora il legame tra la natura e la creatività umana attraverso le tradizioni dell’Europa orientale. Le Danze Rumene di Béla Bartók, coni loro titoli evocativi come il "Ballo con bastoni" e la "Polka della Transilvania", richiamano antichi rituali legati alla terra e al ritmo della vita rurale. Questi brani dialogano con il virtuosismo di Ciocarlia (The Lark) di George Enescu, un tributo al canto dell’allodola, simbolo di libertà e bellezza naturale, e con la luminosa serenità della Serenata per archi di Antonín Dvořák.
Il concerto si inserisce nel tema della rassegna "Verde Brillante", celebrando la fusione tra natura e intelligenza umana, dove il patrimonio musicale diventa una narrazione armoniosa di paesaggi, tradizioni e vita.